malattie respiratorie

Centro per lo studio delle patologie respiratorie del sonno

Presso la CHIRONE DAY CLINIC S.R.L. è attivo il centro per lo studio e la cura delle malattie respiratorie del sonno.

Gli specialisti della clinica di Seriate, utilizzano un approccio multidisciplinare che comprende l'otorinolaringoiatria, la pneumologia ed eventualmente il supporto neurologico e dietologico.
Tale metodologia affronta dal punto di vista diagnostico e terapeutico due condizioni frequentemente riscontrate nella popolazione: il russamento e la sindrome delle apnee notturne del sonno.

ANSA (9 Novembre 2015)

ANSA - Il 7% degli incidenti stradali legati a colpi di sonno,colpa delle apnee notturne.

Al fine di comprendere meglio l’entità, sia per gravità che per diffusione, dei rischi legati alla sindrome delle apnee notturne, si riporta – tra gli altri - un interessante e sintetico articolo apparso sull’ANSA in data 9 novembre 2015, evidenziandone i dati più rilevanti e allarmanti.

Il 7% degli incidenti stradali è attribuibile alla 'Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (Osas)', una patologia del sonno molto diffusa tra gli adulti che causa sonnolenza durante il giorno. A calcolare la cifra, che per l'Italia equivale a 7360 sinistri, è stato uno studio italiano pubblicato sulla rivista Chronic Respiratory Disease.
I ricercatori guidati da Sergio Garbarino dell'università di Genova hanno applicato ai dati sugli incidenti stradali in Italia un modello statistico che teneva conto del rischio individuale per una paziente con la sindrome. Gli incidenti dovuti ad Osas, hanno stimato gli esperti, sono stati causa nel 2014 di 231 morti e 12.180 feriti. 
Con dei progetti di prevenzione, spiega Garbarino, si potrebbero risparmiare 1,5 miliardi di euro l'anno. "L'Osas è una malattia da cui si può guarire - spiega -.
La prevenzione e il trattamento precoce sono l'arma vincente che permette di migliorare la salute e la sicurezza dei cittadini spesso inconsapevoli di questa diffusissima malattia, permettendo inoltre di ridurre gli enormi costi socio-economici tali da incidere perfino sul nostro PIL".
L'incidenza della sindrome nella popolazione italiana, rileva Antonio Sanna dell'ospedale San Jacopo di Pistoia, è molto alta.

"I più recenti dati epidemiologici - sottolinea Sanna, uno degli autori dello studio - indicano che l'Osas di grado moderato e grave ha una diffusione nella popolazione adulta pari a circa il 50% nell'uomo e circa il 23% nella donna. Non è solo causa di eccessiva sonnolenza, ma rappresenta anche un fattore di rischio ed è spesso associata alle principali patologie del mondo occidentale, quali obesità, sindrome metabolica e diabete, infarto del miocardio, ictus, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, disturbi cognitivi ed insufficienza respiratoria".

Il russamento

Denominato anche roncopatia, il disturbo del russamento è il risultato di un flusso turbolento dell’aria che attraversa le vie aeree superiori.
Tale flusso può essere associato alla messa in vibrazione di alcune strutture delle prime vie aeree e si realizza durante il sonno.
La causa è data da una riduzione dello spazio anatomo funzionale a vari livelli, chiamati siti ostruttivi, che sono riconoscibili nell’ambito nasale e faringolaringeo.

Spesso il russamento dipende anche da un’eventuale condizione di sovrappeso oppure obesità, che può essere la causa prevalente di tale disturbo.
Si tratta di un fenomeno diffuso nella popolazione adulta e rappresenta un fattore di disturbo della vita di relazione, oltre ad accompagnarsi spesso alla sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
Quest'ultima è una vera e propria malattia del sonno da non sottovalutare per le importanti conseguenze che può presentare, soprattutto a carico del sistema cardiocircolatorio.

Sindrome delle apnee ostruttive del sonno

La sindrome è caratterizzata da episodi di ostruzione parziale o completa delle vie aeree superiori durante il sonno, con conseguenze che vanno dal russamento, una riduzione dell’ampiezza del respiro (ipopnea), fino ai fenomeni di apnea vera e propria.

Il sonno del paziente viene disturbato dagli effetti di tali episodi ostruttivi: si possono avere risvegli improvvisi, a volte con la sensazione di soffocare. Un sonno, quindi, poco riposante che favorisce la comparsa di un insieme di sintomi diurni, dalla cefalea mattutina, alla sonnolenza durante il giorno.

Durante gli episodi di ostruzione della sindrome delle apnee ostruttive del sonno, inoltre, si può verificare una riduzione della quantità di ossigeno presente nel sangue che, a lungo andare, può avere ripercussioni negative con un aumentato rischio di sviluppare patologie cerebrali, cardiovascolari e metaboliche.

Iter diagnostico proposto

  • Attenta valutazione clinico: anamnestica dello stato di salute del paziente, con un calcolo del rapporto peso/altezza, valutazione della sonnolenza diurna, indagine sulle caratteristiche del russamento ed eventuale incidenza sulla vita di coppia.

  • Valutazione otorinolaringoiatrica: visita macroscopica, visita endoscopica con fibrolaringoscopio con esecuzione di manovre di Mueller (stimolano il collasso delle strutture interne nei possibili siti ostruttivi), valutazione di eventuali problemi di malocclusione dentaria, misurazione di parametri anatomici rilevanti (distanza ioide- mento, circonferenza collo).

  • Polisonnografia: si tratta dell’esame che consente di diagnosticare la presenza dell’OSAS, mediante la registrazione continua durante il sonno dei seguenti parametri:
  • frequenza cardiaca
  • saturimetria, cioè la quantità di ossigeno nel sangue arterioso
  • flusso aereonasale
  • movimenti respiratori della parete toraco-addominale
  • posizione del corpo durante il sonno
  • Si utilizza il polisonnigrafo, l’apparecchio che permette di ottenere tali informazioni con una struttura delle dimensioni poco più grandi di un telefono cellulare o di un Holter. Il polisonnigrafo viene applicato al torace presso il nostro ambulatorio e in seguito il paziente esegue la polisonnografia presso il proprio domicilio, la notte stessa. I dati registrati vengono scaricati e analizzati, per eseguire la diagnosi di OSAS.

  • Eventuale consulenza dietologica
  • Eventuale consulenza neurologica

Terapie

Nella maggior parte dei casi, il trattamento dell’OSAS medio-grave o grave è rappresentato dalla ventilazione notturna, che si svolte tramite un piccolo ventilatore connesso ad una maschera nasale

Noto con i termini di CPAP o BIPAP notturna, il trattamento consiste nel creare una pressione positiva nelle vie aeree del paziente, impedendo il collasso delle strutture molli e quindi l’ostruzione, fenomeno alla base del russamento e dell’OSAS.

Naturalmente il successo della CPAP dipende dal convincimento del paziente e dalla personalizzazione del trattamento, realizzato presso la nostra struttura di Seriate (Bergamo), tramite la scelta della mascherina nasale più adatta e della modalità di assistenza ventilatoria più confortevole.

Differente è la terapia della roncopatia in assenza di apnee notturne o con OSAS lieve-media: può essere proposta una soluzione chirurgica precisamente pianificata partendo dalle caratteristiche anatomo-funzionali precedentemente valutate.

Nei casi in cui la ventilazione con CPAP non sia ben sopportata e si imponga una soluzione chirurgica, così come nei casi dubbi,i viene proposta la sleep endoscopy, un esame diagnostico eseguito in sala operatoria in sedazione profonda, per valutare endoscopicamente cosa succede durante il sonno, nelle prime vie aeree.

In caso di sovrappeso oppure obesità, la terapia medico-chirurgica di tale malattia del sonno, deve essere sempre supportata da calo ponderale tamite dieta.
In alcuni casi, si può ricorrere ad una terapia gestita dal neurologo, alla luce di particolari crisi apnoiche di origine centrale. 

E' possibile altresi trattare la roncopatia ed OSAS mediante interventi chirurgici interessanti naso, massicciofacciale, faringe mirati sui siti collassabili.
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